laguna di Grado Isola di Barbana

Si presuppone che l’ isola fosse sede di un lazzareto,   precedentemente, in epoca romana ,  di un tempio dedicato ad Apollo Beleno.  Il suo nome proviene dall’ eremita  Barbano,  vissuto nel VI secolo d.C,  che nel 582, dopo una mareggiata, ritrovò, nei pressi della sua casa, una statua della Madonna. L’ isola dapprima era  patriarcato di Aquileia, e nel  1177 il Patriarca di Aquileia Dandolo la concesse al Patriarca di Venezia.  Il Santuario attuale risale al 1924 , dopo la demolizione di uno precedente risalente al 1700 . I lavori iniziarono  nel 1910, poi dopo la I guerra mondiale , giunsero alla  risoluzione .
Gia’ dall’ inizio del  XII secolo Barbana era visitata , per chiedere grazie alla Madonna , ma i Gradesi ricordano la Madonna in seguito alla pestilenza dell 1237 ; con il Perdon di Barbana ,  ogni prima domenica del mese di luglio.
“In nome di Dio Avanti”  è la celebre frase ripetuta nei secoli che da inizio al pellegrinaggio con una processione di barche una volte legate una all’ altra . Le campane del Santuario ,  ottenute dalla fusione dei cannoni abbandonati nella I guerra , accompagnano i fedeli tra i tamarisi cresciuti sui tapi .


laguna di Grado isola di Barbana, per una meta di pace e spiritualità.

Grado
a corbole

 

vista dal ponte di Primero
vista dal ponte di Primero

laguna di Grado Isola di Barbana

La laguna di Grado presenta subito al turista l’ isola di Barbana ed il suo santuario. L’ isola è facilmente raggiungibile d’ estate da un servizio di motoscafi situati nei pressi del Ponte della  Schiusa dopo una percorrenza di circa 30 minuti.

in itinere
in itinere

Sono disponibili servizi a nolo di barche o taxi lagunari. Si trova nella laguna di Grado ed è sede di un bel santuario ( molto bella la vasca contenente l’acqua santa posta in entrata rappresentante un diavolo ), di monaci francescani con un servizio ristorante e bar.

la laguna di Grado
l’ interno del santuario

In epoca romana probabilmente era collegata alla terraferma ed era un avamposto del porto di Aquileia. Sul posto regna una grande tranquillità e si è circondati dal silenzio della laguna. Per accedere al santuario si deve essere vestiti in modo decoroso. Dal 1237 , ogni prima domenica di luglio, l’isola è sede di un pellegrinaggio di fedeli a mezzo delle barche dei pescatori per adempiere ad un voto fatto alla Madonna miracolosa, per avere debellato la peste. Una leggenda narra che la costruzione del Santuario sia dovuta all’apparizione della Vergine  ai pescatori durante una tempesta in mare. L’antico santuario del VI secolo è stato sostituto da quello odierno nei primi del 1900.  Nel  2016, la porta del Santuario é stata una Porta Santa del Giubileo.

Molto singolare l’acquasantiera in entrata che rappresenta una statua del diavolo china, sulle cui spalle c’è una conchiglia che trattiene l’ acqua santa.

il ponte Matteotti durante la fase di transito del corteo di barche di ritorno da Barbana
il ponte Matteotti durante la fase di transito del corteo di barche di ritorno da Barbana

L’ isola è visibile sia provenendo da Aquileia ( la vedrete alla vostra sinistra percorrendo la strada panoramica Mosconi nel tratto Belvedere Grado (consigliato ),  sia provenendo da Monfalcone,  visibile sulla destra

 

vista dal ponte Girevola
vista dal ponte Girevole

 

 

l’ isola di Barbana è visibile sia dalla direzioe Monfalcone Grado, sia da quella Aquileia Grado